Una lettera d’amore

La partecipazione al workshop di fotografia naturalistica tenuto a Taranto e organizzato dal Circolo Controluce Statte in seno agli eventi di Fotoarte 2014 lo scorso 5-6 Settembre 2014 è stata entusiastica e diversi sono stati i complimenti indirizzati ai due protagonisti Ugo Ferrero e Teo Dura che ci hanno accompagnati alla scoperta di come sia possibile, anche e sopratutto in una città come Taranto, osservare, fotografare e amare la natura.

Lo stesso Teo ha voluto replicare a uno di questi attestati di stima con una lettera, che per la genuinità dell’amore verso la natura che ci è stato consegnata e che abbiamo la fortuna di ammirare abbiamo voluto condividere con tutti:

Ricevere certi attestati di stima gratifica immensamente, col valore aggiunto della loro assoluta spontaneità quindi di parole che hanno origine nel profondo delle emozioni.

La Natura nella sua essenza è assoluta allegoria della vita stessa; l’alternanza delle stagioni, il repentino mutamento delle condizioni meteorologiche, l’estrema caducità di ogni suo elemento, dovrebbero indurci a riflettere, soprattutto su quanto sia estremamente breve il tempo a nostra disposizione,  se paragonato ai tempi geologici (ma anche, per esempio, alla vita plurisecolare che può avere un albero) o all’eternità dello stesso tempo, ammesso che il concetto sia reale.

L’essere umano in pochissimo tempo ha umiliato la Natura, offendendola ed oltraggiandola con ogni sorta di attività finalizzate soltanto ai sordidi interessi di pochi e non al benessere collettivo.

Ovviamente non voglio negare l’importanza del benessere tecnologico per ognuno di noi. Anch’io utilizzo un’automobile, un computer, l’elettricità, la medicina ed ogni sorta di comodità che il progresso ci ha fornito. L’errore sta nell’eccesso dell’utilizzo di questi beni, nello spreco, nel non oculato sfruttamento delle risorse, nell’arroganza della politica e delle imprese, nelle guerre. Tutto ruota intorno all’adorazione del dio denaro.

La sensibilità, il sorriso la gentilezza vengono considerati forme di debolezza, la società tende a rendere infelice l’uomo.  Invece di promuovere la bellezza e a darne risalto, la società tende volutamente a banalizzare e ad imbruttire ogni contesto in cui si svolgono le quotidiane attività.

Purtroppo la maggior parte della gente che vive nelle grandi città ha perso da tempo quel rapporto diretto con la Natura che solo tre o quattro generazioni precedenti era parte integrante del vivere quotidiano. Provate ad osservare il cielo stellato in montagna o comunque abbastanza lontani da zone abitate;  provate ad osservare quanta perfezione c’è nella struttura di un insetto o di un uccello mentre volano; provate ad ascoltare il vento o lo stillicidio nel bosco dopo la pioggia; provate ad osservare con un microscopio l’infinitamente piccolo, l’universo racchiuso in una singola cellula; se siete appassionati di fotografia provate ad essere empatici con quanto ritraete, che sia un fiore, un paesaggio o lo sguardo di un essere umano perché nell’essenza di quello sguardo si può scorgere l’atavico rapporto profondo di rispetto con la Natura che forse vuole essere solo riscoperto…….togliendo un po’ di polvere da ognuno di noi forse si può tentare di rendere il mondo un po’ migliore…… lungi da ogni forma di calcolo buonista di chi considera la Natura come il mondo Disney o come più sordidamente, sistema per speculare a proprio favore.

Non perdiamo, da adulti, la curiosità e la meraviglia proprie dei bambini.

Quindi grazie di cuore, anche da parte di Ugo Ferrero

Teo Dura



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