28 Febbraio 2010: Uscita Fotografica a Matera

Domenica 28 Febbraio tutti a Matera! Appuntamento alle ore 8 presso il Ponte Nuovo a Statte. Lì ci organizzeremo con l’auto. Pranzo al sacco, macchine fotografiche a go go e spirito d’avventura.

MINI CONCORSO INTERNO:Tutti i partecipanti potranno partecipare a un mini concorso interno. Si potrà partecipare con un massimo di 5 foto, anonime. La votazione sarà pubblica, ovvero tutti i partecipanti potranno votare, attraverso un modulo prestampato, le foto che verranno proiettate in Biblioteca a Statte(via Bengasi Angolo via del Castello) a partire dalle ore 18. La votazione si terrà Lunedì 8 Marzo 2010. Chi vorrà partecipare dovrà spedire, entro il 6 Marzo 2010, le foto(non firmate all’email del circolo (cfcontroluce@gmail.com)

Chiaramente il circolo non si approprierà dei diritti delle foto e in caso volesse utilizzarle per proprie iniziative sarà obbligata a consultare gli autori, a chiederne il consenso e a citarli. Tutto sarà espresso in maniera formale nel modulo d’iscrizione.

Premio: La prima classificata verrà stampata ed esposta nella sede del circolo e parteciperà alla selezione della foto per la tessera d’iscrizione al circolo per l’anno 2010-2011.

Così come consigliato dall’APT Basilicata si potrebbe organizzare l’escursione a Matera iniziando ovviamente dalla visita ai celebri Sassi, autentico monumento alla civiltà contadina dove sarà possibile visitare la bellissima Cattedrale e, poco distante, il Museo Ridola. Nel pomeriggio si potrebbe proseguire con l’escursione nel Parco delle Chiese Rupestri, con le sue chiese affrescate scavate nella roccia. Tutto questo se il tempo sarà clemente 🙂

Cenni storico-culturali:

I sassi di Matera

L’immagine della città di Matera è legata soprattutto ai Sassi, insediamenti rupestri sviluppatisi a partire dall’Alto Medioevo lungo le ripidi pareti di tufo del torrente Gravina.Furono i monaci benedettini e i monaci greci ad abitare le grotte, già utilizzate dall’uomo preistorico. Successivamente si sviluppò un abitato di contadini. L’insediamento occupa due anfiteatri naturali, il Sasso Caveoso ed il Sasso Barisano, divisi da un sperone sul quale sorge la Cattedrale.

Prima che le condizioni di eccessivo inurbamento costringessero, nel 1952, gli abitanti all’evacuazione, i Sassi rappresentavano un complesso esempio di integrazione fra l’uomo e la natura, con soluzioni tecniche ed urbanistiche innovative che oggi, dopo il recupero urbanistico, è possibile di nuovo ammirare nel loro splendore.Visitando i Sassi ci si sorprenderà della quantità e ricchezza di chiese, palazzi, edifici scavati nella roccia e terrazze che fungono da tetti per gli edifici sottostanti.

Cattedrale

La cattedrale di Matera si trova ubicata nella civita, sull’altura a cavallo dei due Sassi, dove anticamente sorgeva la chiesa di Sant’Eustachio. La sua costruzione, voluta dall’arcivescovo Andrea, ebbe inizio nel 1230 e vide la sua definitiva conclusione quarant’anni dopo, nel 1270. Lo stile costruttivo della Basilica è romanico-pugliese, con impianto esterno a tre navate, di cui quella centrale più alta e aperta sui fianchi da cinque finestre. La facciata principale, con la porta maggiore, è sovrastata dalla statua della Madonna della Bruna, mentre sui lati ritroviamo le raffigurazioni dei santi Pietro e Paolo, Eustachio, patrono della città insieme alla Madonna della Bruna, e Teopista. L’interno è a croce latina, tripartito in tre navate da dieci colonne con capitelli medievali figurati.Venne rinnovato nel 1700 mantenendo ben poco della decorazione originaria.

Le Chiese ruprestri

Sin dall’origine dell’abitato di Matera, sparse nella Gravina e nella Murgia, si sono insediate nel territorio numerose comunità religiose, dai benedettini (sec.VIII) ai monaci basiliani perseguitati dai turchi (sec. XII-XV), mantenendo una costante presenza di centri ascetici, di luoghi di culto piccoli e grandi, direttamente scavati nella roccia e conservatisi nel corso del tempo. Oggi è possibile ammirare oltre 150 chiese rupestri, tutte affrescate e spesso collocate in anfratti difficili da raggiungere.

Si trovano sparse nel territorio fra l’Agri e i Sassi di Matera; fra le più importanti si ricordano Madonna dell’Idris e San Giovanni in Monterrone, Santa Maria de’ Armenis, San Pietro Barisano, S. Lucia alle Malve, Santa Barbara, la Madonna della Croce, la Madonna delle Tre Porte. Il “Parco Regionale Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano” ha oggi il compito di proteggere questo patrimonio culturale.

La visita alle Chiese rupestri è però a pagamento e sarà facoltativa:

Apertura: tutti i giorni
– da aprile a ottobre 9:00-13:00 -15:00-19:00
– da novembre a marzo 9:30-13:30 – 14:30-16:30
Prezzo biglietti:
– circuito corto (1 chiesa) € 2.50, ridotto <16 anni € 1
– circuito medio (3 chiese) € 5, ridotto € 2
– circuito lungo (tutte le chiese) € 6, ridotto € 3

 Museo Nazionale “Domenico Ridola”

Istituito il 9 febbraio 1911, ha avuto origine grazie alla donazione allo Stato della collezione di reperti archeologici, raccolti dal Senatore Ridola, durante la sua attività di ricerca. Il primo nucleo del museo venne collocato nel seicentesco ex-convento delle Clarisse e conteneva materiali dal Paleolitico all’età del Bronzo, ed esposti in vetrine di legno.

A metà degli anni ’50 vennero aggiunte nuove sale al Museo e, nel 1976, con l’inaugurazione di un nuovo allestimento dedicato ai reperti di varie zone del materano, si ebbe un’ulteriore allargamento del museo stesso. Con l’espandersi della sua collezione interna il museo ha subito una nuova modifica strutturale nel 1985 con la costruzione di nuovi uffici, laboratori e magazzini. Attualmente sono conservati all’interno dell’edificio i reperti di età preistorica raccolti dal Ridola insieme ai recenti ed importanti rinvenimenti di Trasano, tra cui un raro forno databile al Neolitico Antico.

Anche questa visita è a pagamento:

Apertura: tutti i giorni, 9:00-20:00; lunedì 14:00-20:00
Chiusura: lunedì mattina, 25/12 e 1/1
Prezzo biglietti: intero € 2,50, ridotto € 1,25, gratuito <18 e >65anni



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